E’ cominciato tanto tempo fa, quando, ricordando la mia infanzia a Bologna e’ iniziato a riaffiorare alla memoria il cibo veramente genuino che solo mia madre mi poteva preparare. Ogni pasto era legato ad un  ricordo, ogni ricordo ad una storia……..

Questa e’ stata l’ispirazione del Tortellino d’Oro per metterr insieme I pasti tradizionali della mia infanzia a Bologna; ciascuno con la sua unica storia, occasioni che potessero portarmi indietro nel tempo e dire….Mi ricordo…. Amarcord…..

La mamma di Valeria, mia moglie, e’ poi venuta a darci una mano. Ha insegnato a noi e al nostro personale come fare tutto bene. Ci diceva: dovete assaggiare tutto se no come fate a sapere se e’ buono?

Il significato di Tortellino d’Oro? Una pasta ripiena a forma di ombelico. Perche ? Questa e’ la storia. E’ una leggenda.   Piu’ di duecento anni fa, nei dintorni di Bologna, una sera, si ferma una diligenza di fronte ad una locanda. Ne scende una bellissima donna che chiede all’ oste:” Sono esausta, mi posso fermare qui per la notte? Vorrei ripartire domattina”

L’oste acconsente tutto ammirato per l’eccezionale bellezza della sua ospite. Le prepara presto una cenetta, poi le fa vedere la sua stanza e le dice “Buona notte”. La porta si chiude, ma l’oste non va via. Guarda attraverso il buco della serratura la signora che si sta spogliando. Ma riesce solo a vedere, il buco e’ piccolissimo, l’ombelico della signora. Allora, tutto ispirato, corre in cucina  e crea con gli ingredienti a sua disposizione (prosciutto, mortadella, parmigiano, petto di pollo) questa pasta commemorativa: il  Tortellino nasce cosi’